FAQ

Gas naturale

INFORMAZIONI RELATIVE AL CLIENTE FINALE, AL PUNTO DI PRELIEVO E ALLA TIPOLOGIA CONTRATTUALE

Cos’è il mercato libero?

E’ il mercato in cui le condizioni economiche e contrattuali di fornitura di gas naturale sono concordate tra le parti e non fissate dall’Autorità per l’Energia. Dal 1° gennaio 2003, i clienti possono liberamente scegliere da quale fornitore di gas naturale comprare il gas. Chi esercita questo diritto, entra nel cosiddetto “mercato libero”.

Cosa si intende per “servizio di tutela”?

Si intende il servizio di fornitura di gas a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Autorità per l’energia. È rivolto ai clienti domestici, ai condomini con uso domestico con consumi annui non superiori a 200.000 Smc.

Cosa significa PDR (Punto di Riconsegna)?

PDR è un codice composto da 14 numeri che identifica il punto fisico in cui il gas naturale viene consegnato dal fornitore e prelevato dal cliente finale. Poiché identifica un punto fisico sulla rete di distribuzione, il codice non cambia anche se si cambia fornitore.

Cosa si intende per “tipologia di contratto”?

La “tipologia di contratto” identifica il tipo di contratto, diverso a seconda che il punto di riconsegna sia riconducibile a: cliente domestico, ossia una persona fisica, che utilizza il gas per alimentare un’abitazione, i locali annessi o pertinenti all’abitazione da un unico punto di prelievo (un solo PDR e un solo contatore); condominio con uso domestico, ossia il punto di riconsegna che alimenta un intero edificio, diviso in più unità catastali, in cui ci sia almeno una unità abitativa con utilizzi analoghi a quelli di un cliente domestico. Il contratto per tale punto di riconsegna può anche essere intestato ad una persona giuridica a patto che svolga le funzioni di amministratore del condominio e non sia una società che fornisce servizi di gestione calore o energia; usi diversi, ossia un cliente, persona fisica o giuridica, che usa il gas per usi diversi da quelli riconducibili ai due punti precedenti.

Cos’è la tipologia di uso?

E’ il tipo di utilizzo cui viene destinato il gas, ad esempio per la cottura dei cibi e/o per la produzione di acqua calda e/o per il riscaldamento (individuale o centralizzato). Questa distinzione è rilevante ai fini del calcolo dell’ammontare del Bonus gas.

Cos’è la tipologia di offerta?

Identifica la denominazione commerciale del contratto offerto al cliente (ad esempio offerta Casa amica, oppure Energia facile, ecc.).

Cos’è la data di attivazione della fornitura?

E’ la data dalla quale decorre la fornitura alle condizioni previste dal contratto, ovvero la data a partire dalla quale la fornitura di gas, in virtù del contratto di trasporto, è in carico al fornitore che ha emesso la bolletta. Generalmente la data di attivazione non corrisponde alla data di firma del contratto, ma a quella di primo avvio della fornitura o alla data in cui avviene il passaggio da un fornitore ad un altro. Può riferirsi anche alla data da cui decorre un subentro o la voltura, o alla data di rinnovo del contratto.

INFORMAZIONI SU UNITA’ DI MISURA, LETTURE E CONSUMI

Cosa significa Smc (standard metri cubi)?

Lo Standard metro cubo esprime la quantità di gas contenuta in un metro cubo a condizioni standard di temperatura (15 C°) e pressione (1.013,25 millibar, cioè la pressione atmosferica). Il contatore misura il gas in metri cubi (mc), ma nella bolletta i consumi di gas sono fatturati in Smc. Gli Smc si ottengono moltiplicando i mc per un coefficiente di conversione (C), definito per ogni località secondo precisi criteri.

Cos’è il ”potere calorifico superiore (P)”?

E’ un parametro che indica l’energia fornita al cliente attraverso un metro cubo standard di gas; serve per convertire il consumo di gas, espresso in metri cubi, in consumo di gas valorizzato in energia (grandezza rilevante per il cliente finale). Il parametro P, infatti, rappresenta la quantità di energia contenuta in un metro cubo di gas a condizioni standard di temperatura e pressione.

Cos’è il “coefficiente di conversione (C)”?

E’ il coefficiente che converte il consumo misurato dal contatore, espresso in metri cubi, nell’unità di misura utilizzata per la fatturazione, cioè gli Standard metri cubi. Il coefficiente di conversione C è necessario poiché il volume di una medesima quantità di gas, e quindi il medesimo contenuto di energia, dipende dalla pressione e dalla temperatura a cui tale quantità viene consegnata. Ad esempio, la stessa quantità di gas occupa un volume diverso a seconda che venga consegnato in una località di mare o di montagna. Per fare in modo che tutti i clienti paghino lo stesso importo a parità di energia consumata è necessario effettuare questa conversione: ad esempio, se il consumo misurato dal contatore è pari a 110 mc ed il valore del coefficiente C è 1,027235, allora i metri cubi standard fatturati saranno: 110 x 1,027235= 112,99585 Smc.

Cosa si intende per “lettura rilevata”?

E’ il numero che compare sul display del contatore ad una certa data (data di lettura) e che è stato rilevato direttamente dal distributore e da questo comunicato al fornitore.

Cos’è l’autolettura?

E’ il numero che compare sul display del contatore ad una certa data che è stato rilevato dal cliente finale e da questo comunicato al fornitore (che abbia messo a disposizione tale servizio).

Cosa sono i “consumi rilevati”?

Sono gli Smc consumati fra due letture rilevate o autoletture; sono pertanto pari alla differenza tra il numero indicato dal display del contatore al momento dell’ultima lettura rilevata (o autolettura) ed il numero indicato dal display del contatore al momento della precedente lettura rilevata (o autolettura). Consumi fatturati: sono gli Smc fatturati nella bolletta per il periodo di competenza. È possibile che ci sia una differenza tra i consumi rilevati e i consumi fatturati. Questa differenza può dipendere dal fatto che ai consumi rilevati vengono aggiunti consumi stimati o dalla tipologia di offerta.

Cosa sono i ”consumi stimati”?

Sono i consumi che vengono attribuiti, in mancanza di letture rilevate (o autoletture), sulla base delle migliori stime dei consumi storici del cliente disponibili al fornitore.

Cosa indica la tipologia di contatore?

Indica le caratteristiche del contatore installato nel punto di riconsegna (PDR). Si distinguono contatori tradizionali (T) ed elettronici (E). La tipologia di contatore è presente in bolletta solo nel caso in cui il distributore abbia comunicato tale informazione al fornitore.

Cosa significa “prezzi unitari”?

Il prezzo unitario pagato dal cliente per Smc o per unità di tempo (giorni, mese, anno).

Cosa sono gli scaglioni?

Alcuni prezzi unitari hanno un valore differenziato per scaglioni di consumo annuo. Ogni scaglione è delimitato da un livello minimo ed uno massimo (es. 0-120 Smc; 121-480 Smc, ecc). Un cliente che consuma 400 Smc in un anno pagherà: il prezzo previsto per il 1° scaglione per i primi 120 Smc consegnati; il prezzo previsto per il 2° scaglione per i restanti 280 Smc consegnati.

Cos’è lo sconto?

E’ una riduzione di prezzo che può essere espressa in valore assoluto (euro) oppure in percentuale da scontare rispetto a un prezzo di riferimento. Lo sconto può essere praticato sul prezzo unitario al netto delle imposte o solo su una o più sue componenti parziali (ad esempio sulla componente che si riferisce ai soli costi di acquisto e vendita del gas).

CORRISPETTIVI FATTURATI

Cosa si intende per “servizi di vendita”?

Per Servizi di vendita si intendono le diverse attività poste in essere dal fornitore per acquistare e rivendere il gas al cliente finale. Tra gli importi da pagare per tali servizi rientrano anche eventuali oneri aggiuntivi. Nella bolletta queste voci sono suddivise in Quota fissa e Quota energia (si vedano le voci seguenti).

Cosa comprende la “quota fissa”?

Comprende tutti gli importi da pagare in misura fissa, cioè indipendentemente dai consumi, per cliente. L’unità di misura è €/cliente/mese. Nella bolletta la Quota fissa comprende la Commercializzazione al dettaglio (si veda la voce seguente).

Cosa copre la “commercializzazione al dettaglio (parte fissa più parte variabile)”?

Copre i costi relativi alla vendita al dettaglio, come ad esempio la gestione commerciale, i servizi al cliente ecc. Nei provvedimenti che fissano o modificano le condizioni economiche di tutela questa voce è tecnicamente denominata QVD e viene fissata e aggiornata dall’Autorità per l’energia. E’ composta da un valore fisso e da uno variabile legato ai consumi del cliente finale.

Cosa comprende la “quota energia”?

Comprende tutti gli importi da pagare per coprire i costi di acquisto e commercializzazione sostenuti dal fornitore. Tali importi sono espressi in €/Smc. Nella bolletta la Quota energia comprende la Materia prima gas, la Commercializzazione al dettaglio (parte variabile) e gli Oneri Aggiuntivi (si vedano le voci seguenti).

Cosa si intende per “servizi di rete”?

Per Servizi di rete si intendono le attività che consentono alle imprese di vendita (sia che operino sul mercato libero sia che forniscano il Servizio di tutela) di trasportare il gas sulle reti di trasmissione nazionali e di distribuzione locali fino al contatore del cliente. Gli importi da pagare per questi servizi si riferiscono ai costi sostenuti per i servizi di Trasporto, Stoccaggio, Distribuzione e Misura. Nella bolletta sono suddivisi in Quota fissa e Quota variabile.

Cosa comprende la “quota fissa”?

Comprende tutti gli importi da pagare in misura fissa, cioè indipendentemente dai consumi, relativamente ai servizi di rete. Generalmente l’unità di misura è €/cliente/mese.

Cosa comprende “quota variabile”?

Comprende tutti gli importi da pagare il cui ammontare complessivo dipende dalla quantità di gas trasportata sulla rete per soddisfare la richiesta di gas del cliente. L’unità di misura è espressa espressi in €/Smc.

Cos’è il “bonus gas”

E’ uno strumento introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità per l’energia, con la collaborazione dei Comuni, per garantire alle famiglie in condizione di disagio economico un risparmio sulla spesa per il gas. Il bonus vale esclusivamente per il gas metano distribuito a rete (e non per il gas in bombola o per il GPL), per i consumi nell’abitazione di residenza. Ulteriori informazioni su chi ha diritto al bonus e su come richiederlo sono disponibili nel sito dell’Autorità per l’energia www.autorita.energia.it.

A proposito di imposte

Comprendono l’imposta erariale di consumo, l’addizionale regionale e l’imposta sul valore aggiunto (IVA).
L’imposta erariale di consumo (accisa) per gli usi civili tra cui gli usi domestici è diversificata per le due macro zone Centro Nord e Centro Sud (territori ex Cassa del Mezzogiorno) e cambia anche sulla base di 4 scaglioni di consumo: 0-120, 120-480, 480-1560, oltre 1560 Smc;
L’imposta erariale di consumo (accisa) per gli usi industriali ha un’unica aliquota per i consumi fino a 200.000 Smc.
L’addizionale regionale è determinata autonomamente da ciascuna regione con proprio provvedimento, tenuto conto dei limiti imposti dalla normativa generale sulle imposte.
Imposta sul valore aggiunto (IVA) calcolata sulla somma di tutte le voci della bolletta comprese le accise è per gli usi civili (e quindi anche per gli usi domestici) del 10% per i primi 480 mc consumati, del 22% su tutti gli altri consumi e sulle quote fisse; per i clienti con usi industriali è del 22%, a meno che il cliente non faccia richiesta di applicazione dell’aliquota agevolata secondo i casi previsti dalla legge.

Energia elettrica

INFORMAZIONI RELATIVE AL CLIENTE FINALE, AL PUNTO DI PRELIEVO E ALLA TIPOLOGIA CONTRATTUALE

Cos’è il mercato libero?

E’ il mercato in cui le condizioni economiche e contrattuali di fornitura di energia sono concordate tra le parti e non fissate dall’Autorità per l’Energia. Dal 1° luglio 2007 tutti i clienti possono liberamente scegliere da quale fornitore, e a quali condizioni, comprare l’elettricità. La bolletta che riporta la dicitura “mercato libero” fattura l’energia sulla base di un contratto di mercato libero.

Cosa si intende per tipologia di contratto “residente/non residente”?

Per i soli clienti domestici la tipologia di contratto si distingue ulteriormente tra residenti e non residenti. Tale distinzione è rilevante ai fini dell’applicazione della Componente di dispacciamento relativa ai Servizi di vendita, delle tariffe di rete e delle imposte. A tal fine si fa riferimento alla residenza anagrafica del titolare del contratto di fornitura.

Cos’è la tipologia offerta?

E’ la denominazione commerciale del contratto offerto al cliente (ad esempio offerta Casa amica, oppure Energia facile, ecc.).

Cos’è la data di attivazione della fornitura?

E’ la data da cui decorre la fornitura alle condizioni previste dal contratto, ovvero la data a partire dalla quale la fornitura di energia elettrica, in virtù dei contratti di dispacciamento e di trasporto, è in carico al fornitore che ha emesso la bolletta. Generalmente la data di attivazione non corrisponde alla data di firma del contratto, ma a quella di primo avvio della fornitura o alla data in cui avviene il passaggio da un fornitore ad un altro. Può riferirsi anche alla data da cui decorre un subentro o la voltura, o alla data di rinnovo del contratto.

Cos’è la “potenza impegnata”?

E’ il livello di potenza indicato nei contratti e reso disponibile dal fornitore (tecnicamente si parla di potenza contrattualmente impegnata). La potenza impegnata viene definita in base alle esigenze del cliente al momento della conclusione del contratto, in funzione del tipo (e del numero) di apparecchi elettrici normalmente utilizzati. Per la maggior parte delle abitazioni, e quindi dei clienti domestici, la potenza impegnata è di 3 kW.

Cos’è la “potenza disponibile”?

E’ la potenza massima prelevabile, al di sopra della quale potrebbe interrompersi l’erogazione dell’energia a causa dello “scatto” automatico del contatore. Per i clienti con potenza contrattualmente impegnata fino a 30 kW la potenza disponibile corrisponde alla potenza impegnata aumentata del 10%.

Cosa si intende per “prezzi monorari, biorari e multi orari”?

Il prezzo dell’energia, sulla base del contratto di fornitura può distinguersi in monorario, biorario o multiorario. Il prezzo è detto monorario quando è lo stesso in tutte le ore del giorno; biorario quando varia sulla base di due differenti fasce orarie (F1 e F2+F3), multiorario quando varia per ognuna delle tre fasce orarie (F1, F2, F3).

INFORMAZIONI SU UNITA’, LETTURE E CONSUMI

Cos’è il kWh (chilowattora)?

E’ l’unità di misura dell’energia elettrica; rappresenta l’energia assorbita in 1 ora da un apparecchio avente la potenza di 1 kW. Nella bolletta i consumi di energia elettrica sono fatturati in kWh.

Cos’è il kW (chilowatt)?

E’ l’unità di misura della potenza. Nella bolletta la potenza impegnata e la potenza disponibile sono espresse in kW.

Cos’è il Kvarh?

E’ l’unità di misura dell’energia reattiva.

Cosa si intende per “fasce orarie“?

L’energia elettrica ha un prezzo diverso a seconda del momento in cui la si utilizza: durante il giorno, quando la domanda di elettricità è maggiore, costa di più; la sera, la notte e durante i giorni festivi ha invece un prezzo più basso. Tutti i contatori elettronici installati saranno programmati per rilevare i consumi del cliente distinguendola fascia oraria in cui questi avvengono (F1, F2, F3). Le fasce sono state definite dall’Autorità per l’energia.

Cos’è la “Fascia F1 (ore di punta)”?

Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 19.00, escluse le festività nazionali.

Cos’è la “Fascia F2 (ore intermedie)”?

Dal lunedì al venerdì dalle ore 7.00 alle ore 8.00 e dalle ore 19.00 alle ore 23.00, escluse le festività nazionali. Il sabato dalle ore 7.00 alle ore 23.00, escluse le festività nazionali.

Cos’è la “Fascia F3 (ore fuori punta)”?

Dal lunedì al sabato dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 dalle ore 4.00. La domenica e festivi: tutte le ore della giornata.

Cos’è la “Fascia F2+F3 (o F23)”?

Dalle 19.00 alle 8.00 di tutti i giorni feriali, tutti i sabati, domeniche e giorni festivi. Questa fascia oraria comprende cioè tutte le ore incluse nelle due fasce F2 e F3.

Cos’è la “lettura rilevata”?

E’ il numero che compare sul display del contatore ad una certa data, (data di lettura), che è stato rilevato direttamente dal distributore e da questo comunicato al fornitore.

Cos’è l’autolettura?

E’ il numero che compare sul display del contatore ad una certa data che è stato rilevato dal cliente finale e comunicato al fornitore (che abbia messo a disposizione tale servizio).

Cosa sono i consumi rilevati?

Sono i kWh consumati fra due letture rilevate o autoletture; sono pertanto pari alla differenza tra i numeri indicati dal display del contatore al momento dell’ultima lettura rilevata (o autolettura) ed i numeri indicati dal display del contatore al momento della precedente lettura rilevata (o autolettura).

Cono sono i consumi fatturati?

Sono i kWh fatturati nella bolletta per il periodo di competenza. È possibile che ci sia una differenza tra i consumi rilevati e i consumi fatturati. Questa differenza può dipendere dal fatto che ai consumi rilevati vengano aggiunti consumi stimati o dalla tipologia di offerta.

Cosa sono i consumi stimati?

Sono i consumi che vengono attribuiti, in mancanza di letture rilevate (o autoletture), sulla base delle migliori stime dei consumi storici del cliente disponibili al fornitore.

Cosa identifica la tipologia di contatore?

Identifica la tipologia di contatore installato nel punto di prelievo (POD). Si distinguono contatori elettronici gestiti per fasce (EF), gestiti monorari (EM), gestiti orari (EO) e contatori tradizionali (T). La voce tipologia di contatore è presente in bolletta solo nel caso in cui il distributore abbia comunicato tale informazione al fornitore.

Cos’è il contatore elettronico gestito per fasce (EF)?

E’ il contatore elettronico in grado di misurare l’energia consumata nelle diverse fasce orarie (F1, F2 e F3).

Cos’è il contatore elettronico gestito orario (EO)?

E’ il contatore elettronico in grado di misurare l’energia consumata ora per ora.

Cos’è il contatore elettronico gestito monorario (EM)?

E’ il contatore elettronico che non ancora riprogrammato e quindi non in grado di misurare l’energia consumata distinguendo tra le diverse fasce orarie o ore della giornata.

Cos’è il contatore tradizionale (T)?

E’ il contatore non elettronico che non è in grado di misurare l’energia né per singole fasce né per ora.